Come e perché devono i corridori in montagna rinforzare i piedi
Rinforzare i piedi per correre meglio
I nostri piedi sono le stremità che più soffrono quando corriamo, malgrado ciò, pochi corridori di montagna si preoccupano di renderli più forti.
I piedi dei corridori sono sempre stati paragonati alle ruote di una macchina. I piedi sono, alla fine dei conti, l’unica parte del corpo in contatto con il terreno. I piedi sono una parte speciale del nostro corpo.
Per i corridori sono speciali ma anche fondamentali. In ognuna delle migliaia di falcate che eseguiamo quando andiamo a correre, i piedi sono incaricati di supportare grandissime pressioni, di adattarsi all’atterraggio e di reagire alle particolari esigenze del terreno in montagna.
È quindi ovvio che dei piedi forti riescono a supportare meglio i carichi di lavoro a cui sono sottoposti durante una lunga stagione di trail running. Sebbene spesso ci dimentichiamo, i piedi devono essere forti.
L’arco plantare, una parte fondamentale
La zona più soggetta a stress durante la corsa è l’arco plantare. Qui confluiscono diversi muscoli, siano locali che globali, che fanno sì che il piede sia in grado di stabilizzare il resto del corpo, distribuendo i carichi e plasmandosi il più efficientemente possibile sul terreno.
È quindi ragionevole che si tratti della zona che più problemi di tipo muscolare crea ai corridori, quindi una zona a cui dobbiamo fare attenzione e non sottovalutare il suo sviluppo muscolare.
Perché dobbiamo rendere i piedi forti?
Sebbene le scarpe di trail siano sempre più performanti ed efficienti all’ora di proteggere i piedi, dei piedi forti ci permetteranno stabilizzare meglio ogni falcata, molto importante soprattutto su terreni tecnici e durante le discese.
I piedi forti distribuiscono meglio i carichi, ogni gruppo muscolare potrà realizzare al meglio la sua missione ed eviteremo di sovraccaricare una zona in particolare, riducendo in fine il rischio di infortunio.
Esercizi per rinforzare i piedi
Molto veloce e da fare in qualsiasi momento. Da seduti, tentate di separare le dita dei piedi… facile? Mica tanto all’inizio.
A sedere, con le gambe tese in avanti, avvolgere un asciugamano o un elastico attorno alla volta plantare del piede ed impugnarlo alle estremità, e delicatamente tirare l’asciugamano verso il corpo percependo la tensione dei muscoli della parte posteriore della coscia e della fascia plantare.
Da seduti, provate a contrarre i muscoli dell’arco plantare senza muovere le dita dei piedi.
In posizione seduta o in piedi, stendere un tovagliolo o un asciugamano in terra, e con cercare con i piedi di alzarlo leggermente e lasciarlo cadere.
Mentre siamo alla scrivania oppure al tavolo, con una pallina, oppure un piccolo mattarello, massaggiare la pianta e il lato del piede. Questo semplice esercizio diminuirà la possibilità di cadere nella temuta “fascite plantare”
Per rinforzare i tendini del tallone e i muscoli del polpaccio che reggono l’arco plantare, con le dita dei piedi su un gradino, prova a sollevarti sull’avampiede… ovvero le tipiche alzate di polpaccio, anche questo aiuterà a rinforzare l’arco plantare.
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